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    Malgrado l’Italia sia stata la sede della prima traduzione latina della Politica di Aristotele, uscita a Viterbo nel 1260 per mano di Guglielmo di Moerbeke, probabilmente per invito di Tommaso d’Aquino, che se ne servì per il suo commento, e nonostante che a Firenze tra Quattrocento e Cinquecento una nutrita schiera di umanisti (Leonardo Bruni, Donato Acciaiuoli, Antonio Brucioli, Bernardo Segni, Benedetto Var-chi, Pietro Vettori etc.) si sia dedicata intensamente a traduzioni, volgarizzamenti e commenti della Politica, dopo questa ferace stagione di studi, dal ʼ600 in poi, l’interesse per quest’opera aristotelica sembra del tutto tramontato. Se si scorre infatti l’elenco delle edizioni e traduzioni della Politica tra ʼ800 e ʼ900 si vedrà che l’impegno filologico ed esegetico su questo testo è emigrato altrove: in Germania, in Francia e in Inghilterra. In Italia non si produce nessuna impresa editoriale paragonabile a quelle ancora fondamentali di I. Bekker (1831) e di F. Susemihl (1872-1894) in Germania, di Barthélemy St. Hilaire (1848) in Francia, di R. Congreve (1855), R. Jowett (1885), W.L. Newman (1887-1902) in Inghilterra. Bisogna arrivare a V. Costanzi (1948), C.A. Viano (1955), R. Laurenti (1966) per rivedere traduzioni italiane, tutte benemerite per la diffusione del testo a livello scolastico e genericamente culturale, ma che offrono interpretazioni che non entrano tuttavia nel merito della tradizione testuale della Politica, recependo di solito l’edizione oxoniense di D. Ross (1957), e che presentano un apparato esegetico limitato a brevi annotazioni. Si avverte pertanto la mancanza di una traduzione che non si accontenti del testo stabilito da precedenti edizioni e di un commento organico agli otto libri della Politica, che affronti tutti i complessi problemi di natura testuale e di ordine politico-filosofico, istituzionale e storico che il trattato contiene.

    Questa iniziativa scientifica ed editoriale colma dunque una lacuna nel panorama nazionale, ma si inserisce nell’ambito degli studi aristotelici anche a livello internazionale, dal momento che l’attuale situazione dei commenti lascia ampio spazio a nuovi interventi.

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