2023, VIII-298 / 306 pp.
Copertina cartonata in tela, 17 x 24 cm
Testo latino a fronte / With parallel Latin Text
ISBN: 9788891327093
ISSN: 2612-503X
Il commento ad edictum di Ulpiano è uno dei grandi testi del pensiero giuridico occidentale: nel suo poderoso impianto si riflettono secoli di un sapere prestigioso, destinato a svolgere un ruolo cruciale nel laboratorio della modernità. Insieme, è anche l’opera più utilizzata dai Compilatori giustinianei nella redazione dei Digesta, e di conseguenza quella che noi conosciamo meglio, accanto alle Istituzioni di Gaio, di tutta la giurisprudenza romana. Ad essa – e in particolare ai primi sei libri che la compongono - sono dedicati due volumi degli “Scriptores”: il primo con i libri I-III, a cura di Cristina Giachi, e il secondo con i libri IV-VI, a cura di Antonio Angelosanto, Valerio Marotta, Francesca Pulitanò, Aldo Schiavone. La loro lettura introduce a una visione nello stesso tempo analitica e complessiva del lavoro ulpianeo, in una prospettiva che rappresenta una novità assoluta nella storiografia giuridica.
Membranarum libri VII
Ad edictum libri IV-VII
Ad legem iuliam et papiam libri X
Libri singulares I
Institutiones Libri XII
Ad edictum libri IV-XVI
Ad Neratium Libri IV
Quaestionum Libri XX
Libri XX de constitutionibus
Excusationum libri VI
Institutiones. De censibus
De officio praesidis. Ad legem XX hereditatium. De re militari. De appellationibus