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Studiosi di testi medievali latini, romanzi e germanici discutono temi e metodi che riguardano la critica del testo e la comparatistica linguistico-letteraria del medioevo europeo. Esperienze di ricerca maturate nelle tre aree disciplinari si incontrano al fine di pervenire a una migliore comprensione di fenomeni culturali complessi, in uno spettro temporale che va dall' antichità all' epoca contemporanea. Questo volume vuole offrire un terreno di confronto tra le filologie medievali, a partire dalle intersezioni poste dalla realtà storico-testuale. Ne scaturisce una riflessione sul contributo che la filologia può dare al mondo attuale, come disciplina storica, per la configurazione dei processi mentali, oltre che sociali e culturali. La filologia ha un ruolo fondamentale nella formazione di una coscienza del passato: attraverso la ricostruzione critica dei testi e della rete delle loro relazioni, recupera il senso della distanza e permette di ricostruire il passato nella sua specificità, imponendo un ragionamento sulle eventuali differenze tra il presente e il nostro futuro. Scholars of Medieval Latin, Romance, and Germanic texts discuss themes and methods concerning text criticism and linguistic-literary comparisons of the European Middle Ages. Research experiences gained in the three disciplinary areas meet in order to achieve a better understanding of complex cultural phenomena, in a time spectrum ranging from antiquity to the contemporary era. This volume aims to offer a field of comparison between medieval philologies, starting from the intersections posed by the historical-textual reality. The result is a reflection on the contribution that philology can make to today's world, as a historical discipline, for the configuration of mental, as well as social and cultural processes. Philology has a fundamental role in the formation of an awareness of the past: through the critical reconstruction of texts and the network of their relationships, it recovers the sense of distance and makes it possible to reconstruct the past in its specificity, imposing reasoning on possible differences between the present and our future.
Paolo Canettieri, Franco De Vivo, Francesco Santi, Introduzione Comparatistica
Luciano Formisano, Comparatistica, archeologia testuale, archeologia della cultura
Roberto Rea, L' amore come errore della virtus estimativa in Cavalcanti e Dante
Alessandro Zironi, Della presunta irrimediabilità del testo
Ileana Pagani, I testi storiografici. Fonti per la storia, fonti per la letteratura Critica del Testo
Paolo Canettieri, Luca Gatti, Margherita Bisceglia, Emanuele F. Di Meo, Mariangela Distilo, Virginia Machera, Alessio Marziali Peretti, Stefano Milonia, Elisa Verzilli, Samuele Visalli, Il laboratorio di lirica medievale romanza (LMR-lab)
Maria Rita Digilio, Il codex unicus: teorie e prassi editoriali
Rossana Guglielmetti, La necessità di uno stemma interlinguistico: il caso della Navigatio Brendani Attualità
Anatole P. Fuksas, Giovanna Santini, Scuola, Democrazia e Filologia
Francesco Santi, "Lo sisè seny, lo qual apel.lam affatus". Suggerimenti lulliani per l' attualità della filologia
Verio Santoro, 1914-1918: la guerra, i filologi e l' Europa Banche dati e piattaforme digitali
Lucia Pinelli, Mirabile. Condivisione del lavoro /condivisione dei saperi per lo studio del medioevo
Edoardo D' Angelo, Paolo Monella, ALIM (Archivio della Latinità Medievale d' Italia). Storia, attualità, prospettive di una banca-dati di testi mediolatini Pratiche di confronto Marina Buzzoni, Intersectiones. La dimensione europea delle filologie medievali tra metodi qualitativi e quantitativi
Roberto Gamberini insegna all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Si occupa di storia della letteratura e della cultura latina medievale, con una particolare attenzione alla filologia e alla critica del testo. Ha pubblicato, tra le altre, le edizioni critiche del Commentario alle Lamentazioni di Rabano Mauro, del Ruodlieb, della Visio Anselli e del Metrum Leonis di Leone di Vercelli, nonché saggi sulla tradizione testuale e letteraria tanto di ambito dotto quanto di ambito popolare. Tra le opere di consultazione, si ricordano la serie BISLAM. Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi. Repertory of Mediaeval and Renaissance Latin Authors e il volume dedicato alla Campania di RICABIM. Repertorio di inventari e cataloghi di biblioteche medievali dal secolo VI al 1520.
Paolo Canettieri è prof. ordinario di Filologia e linguistica romanza alla Sapienza. Si occupa di letterature medievali (provenzale, francese, galego-portoghese e italiana), con particolare riguardo alle strutture formali, alla storia delle idee, delle mentalità e alla dimensione prosopografica. Ha scritto su Guglielmo IX, Jaufre Rudel, Arnaut Daniel, Iacopone da Todi, Dante Alighieri, Francesco Petrarca. Ha inaugurato la prospettiva degli studi filologici in direzione cognitiva.
Giovanna Santini è prof. associato di Filologia e linguistica romanza presso l’Università degli Studi della Tuscia. Si occupa di poesia medievale romanza (provenzale, francese e italiana), in particolare degli aspetti metrici e rimici, del lessico lirico, della tradizione testuale e dell’intertestualità; di romanzi provenzali e francesi del XIII secolo connotati dal dialogo con la tradizione lirica e dall’integrazione tra cultura occitanica e oitanica (Flamenca, Joufroi de Poitiers e Guillaume de Dole); dei processi cognitivi che influenzano l’elaborazione di opere letterarie dal punto di vista linguistico, formale e contenutistico.
Rosella Tinaburri insegna Filologia e linguistica germanica presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi interessi di ricerca riguardano la filologia del sassone antico (il poema Heliand, i rapporti tra la tradizione sassone e anglosassone); la filologia dell’anglosassone, in particolare la prosa alfrediana (la formazione del lessico, la tecnica di traduzione); la linguistica ingevone; i manoscritti miscellanei nel mondo germanico medioevale.
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